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Ad oggi sentiamo spesso parlare di diritti del consumatore, soprattutto in merito alle tutele che il nostro ordinamento offre a tali soggetti. Per questo motivo è fondamentale conoscere le leggi e le normative che regolano il consumo.
In questa breve guida cercheremo di far luce sul tema, iniziando fin da subito ad inquadrare la figura del consumatore e del Codice del Consumo, per poi arrivare a individuare quali siano i suoi diritti e qual è ad oggi la tutela che il nostro ordinamento offre a tali soggetti.
Iniziamo subito!
Chi è il consumatore?
Per capire quali siano i diritti del consumatore, bisogna preliminarmente capire chi sia esattamente il consumatore.
Fino a qualche anno fa, i diritti del consumatore erano individuati e regolamentati in modo incompleto e in varie parti del nostro ordinamento. Nel 2005 è stato approvato il Codice del consumo, che rappresenta un complesso di regole che ha come obiettivo quello di racchiudere tutte le norme inerenti il consumatore e spiegare chiaramente quali sono i suoi diritti e come questi possono essere esercitati.
E’ proprio all’interno del Codice del Consumo che troviamo la definizione di consumatore: il consumatore è “la persona fisica che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta”.
Da questa definizione ne consegue che:
- non sono consumatori Enti, aziende e tutti i soggetti giuridici che sono invece sanzionabili per esempio per reati finanziari. Con il termine di consumatori si indicano infatti le sole persone fisiche;
- i consumatori sono tali quando agiscono per scopi non professionali;
Facciamo subito un esempio.
Se un ristoratore decide di acquistare un frigorifero per il suo ristorante, ecco che in quel preciso momento non viene considerato consumatore. Se, al contrario, lo stesso soggetto acquista un frigorifero per la cucina della sua abitazione, ecco che si può parlare di consumatore, e quindi rientrerà a pieno titolo nella definizione indicata dal Codice del Consumo.
Quindi in conclusione:
Per consumatore viene intesa la persona fisica che agisce per scopi che sono del tutto estranei all’attività professionale, commerciale, imprenditoriale o artigianale.
Per professionista invece si intende la persona fisica o giuridica che al contrario agisce nell’esercizio professionale, commerciale, imprenditoriale o artigianale.
Codice del Consumo: cos’è
Come abbiamo anticipato, il Codice del Consumo è formato da un insieme di regole ed è entrato in vigore con il Decreto Legislativo del 6 settembre 2005 n. 206 con lo scopo di riordinare la normativa vigente fino a quel momento e a tutela del consumatore. Al suo interno sono racchiuse infatti le normative vigenti in materia di tutela dei consumatori, ma anche tutta una serie di disposizioni emanate dall’Unione Europea negli ultimi 25 anni per la protezione del consumatore e ormai acquisite dalla legislazione nazionale.
Il Codice del Consumo è composto da 170 articoli che regolano le diverse situazioni in cui i consumatori si possono imbattere. Riguarda ad esempio l’acquisto su internet, il marketing aggressivo, la pubblicità, il credito al consumo e tanto altro.
Nel dettaglio, il Codice del Consumo è suddiviso in 6 parti:
- Diritti fondamentali del consumatore
- Norme sull’educazione, informazione, la pubblicità
- Contratti tra consumatore e venditore
- Sicurezza e qualità dei prodotti
- Associazioni dei consumi e alle class action
- Disposizioni finali
Diritti del consumatore: quali sono
All’interno del Codice del Consumo troviamo i diritti fondamentali che vengono riconosciuti ai consumatori. Ecco quali sono:
- la tutela della salute;
- la tutela alla sicurezza e alla qualità dei prodotti e dei servizi;
- l’adeguata informazione e ad una corretta pubblicità;
- l’esercizio delle pratiche commerciali secondo principi di buona fede, correttezza e lealtà;
- l’educazione al consumo;
- la correttezza, la trasparenza e l’equità nei rapporti contrattuali;
- la promozione e lo sviluppo dell’associazionismo libero, volontario e democratico tra i consumatori e gli utenti;
- l’erogazione di servizi pubblici secondo standard di qualità e di efficienza
I 5 diritti fondamentali secondo le direttive Comunitarie Europee
Secondo le direttive UE, sono cinque i diritti fondamentali dei consumatori, che sono quindi stabiliti per tutti i Paesi appartenenti all’Unione Europea e che sono stati ratificati anche all’interno del nostro Codice del Consumo. Vediamo quali sono.
1. Tutela della salute e della sicurezza dei consumatori: vuol dire che possono essere venduti solo quei prodotti che non arrecano un pericolo alla salute di chi ne fruisce;
2. Tutela degli interessi economici dei consumatori: consiste nell’imposizione di un divieto generico di formulazioni fuorvianti e di pubblicità ingannevole all’interno dei contratti conclusi dai consumatori;
3. Diritto del consumatore ad adeguate istruzioni e ad un’adeguata informazione: questo vuol dire che i consumatori devono sempre essere informati al fine di poter scegliere fra i vari servizi offerti. Deve quindi esserci sempre un’informazione adeguata nei confronti del prodotto che si acquista o che si vuole acquistare;
4. Diritto al risarcimento: per i consumatori deve essere prevista un’assistenza e un risarcimento per i prodotti difettosi o per i danni che derivano dall’uso di beni e servizi;
5. Rappresentanza e partecipazione: vuol dire che i rappresentanti dei consumatori devono partecipare al processo decisionale – che sia a livello locale, nazionale o comunitario – inerente tutte quelle questioni che li interessano.
La garanzia prevista a tutela dei consumatori
All’interno del Codice del Consumo è prevista una particolare garanzia a tutela del consumatore per i servizi, prodotti e/o beni che siano difettosi o difformi da quelli indicati nel contratto.
Tale garanzia si applica nell’ambito dei contratti che hanno per oggetto beni di consumo, considerando bene di di consumo come qualsiasi bene mobile che sia finito o da assemblare, nuovo o usato, materiale o immateriale nonché beni mobili registrati – ad esempio aeromobili, navi e autovetture.
Sono invece esclusi dall’ambito di applicazione della garanzia tutti quei contratti che hanno ad oggetto dei beni che non possono considerarsi beni di consumo. Per tali sono da intendersi ad esempio: l’energia elettrica, il gas, l’acqua, gli immobili, i beni oggetto di vendita forzata e quei beni venduti secondo altre modalità da parte dell’autorità giudiziaria.
La garanzia è sempre riconosciuta al consumatore e quindi non può mai essere limitata o esclusa o limitata. Ha una durata di 2 anni che decorre dal momento esatto in cui viene consegnato il bene oggetto del contratto. Il consumatore ha poi due mesi di tempo dalla scoperta del difetto o del vizio per effettuare la segnalazione al venditore.
In particolare, il consumatore ha:
- due mesi per effettuare la denuncia al venditore (termine di decadenza);
- altri ventiquattro mesi di tempo per adire il tribunale (termine di prescrizione).
Nel caso in cui siano presenti dei vizi sul bene, il consumatore innanzitutto ha diritto alla sostituzione o alla riparazione del prodotto (i cosiddetti rimedi primari); dove questo non sia possibile, al consumatore viene riconosciuto il diritto alla riduzione del prezzo oppure alla risoluzione del contratto (i cosiddetti rimedi secondari).
Dobbiamo anche dire che a questa garanzia legale può essere aggiunta un’ulteriore garanzia offerta dal venditore o dal produttore: è quella che viene definita la garanzia convenzionale, che si aggiunge a quella legale, è gratuita ed è libera per quanto riguarda l’oggetto, la durata e l’estensione territoriale.
Lo studio legale protegge i diritti del consumatore
Come abbiamo visto, il Codice del Consumo disciplina tutta una serie di situazioni nei confronti del consumatore anche molto diverse fra loro. Nonostante la complessità della materia, oggi è fondamentale conoscere le basi dei diritti che vengono riconosciuti al consumatore. Per questo motivo risulta necessario – al fine di una maggiore tutela e sicurezza affidarsi ad un team di professionisti specializzati in tale settore.
Quindi nel caso tu sia vittima di pratiche commerciali scorrette (es. bollette gonfiate), truffe, vessazioni noi possiamo aiutarti. In particolare, la maggioranza dei cittadini è vittima dei suddetti comportamenti in primo luogo perché non è a conoscenza dei propri diritti. In questo modo molte imprese, a scapito degli utenti, fondano parte della loro ricchezza e della loro fortuna proprio su tali aspetti. La tutela del consumatore offerta dal nostro studio avviene in due fasi. La prima di carattere stragiudiziale, a costi veramente contenuti, avviene ad esempio mediante l’invio di una lettera di costituzione in mora con cui si cerca di arrivare alla conclusone della controversia in tempi rapidi.
In caso di esito negativo si passerà alla fase giudiziale eventuale dopo una preventivo studio di fattibilità della questione con attivazione di procedura di conciliazione dinanzi alle autorità e ai tribunali competenti.
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