L’opposizione al decreto ingiuntivo è un’azione legale attraverso la quale il destinatario di un decreto ingiuntivo può contestare la richiesta di pagamento avanzata nei suoi confronti. Questa procedura è regolamentata dal Codice di procedura civile e rappresenta un’opzione per coloro che si ritengono ingiustamente obbligati a pagare.
Qui di seguito esploreremo in dettaglio cos’è l’opposizione al decreto ingiuntivo, quando è possibile farla, i tempi necessari per presentare l’opposizione e perché rivolgersi ad un avvocato.
Che cos’è il Decreto Ingiuntivo
Il Decreto Ingiuntivo è un atto giudiziario con cui il creditore, ovvero colui che ha un credito verso il debitore, chiede al giudice di ordinare al debitore il pagamento del debito, unitamente alle spese legali e agli interessi maturati fino al momento del pagamento. In pratica, si tratta di una sorta di “sentenza” emessa dal giudice a seguito della richiesta del creditore.
Il Decreto Ingiuntivo può essere richiesto in casi in cui il debitore non abbia ancora provveduto al pagamento del debito, nonostante ne sia stata data una precedente richiesta formale. Può essere richiesto anche qualora non sia stata stabilita una scadenza per il pagamento del debito, a patto che siano stati forniti tutti i documenti necessari a dimostrare l’esistenza del credito.
Tipi di Decreto Ingiuntivo: ordinario ed europeo
Il Decreto Ingiuntivo ordinario è il tipo di Decreto Ingiuntivo utilizzato per recuperare crediti all’interno del territorio nazionale. Può essere richiesto da qualsiasi creditore (persona fisica o giuridica) che abbia un credito certo, liquido ed esigibile nei confronti del debitore (persona fisica o giuridica). Il Decreto Ingiuntivo ordinario viene richiesto attraverso il deposito di un ricorso al tribunale competente, accompagnato da una serie di documenti che dimostrano l’esistenza del credito.
Il Decreto Ingiuntivo europeo, invece, è utilizzato per recuperare crediti in Paesi dell’Unione Europea diversi da quello in cui è stato richiesto il Decreto Ingiuntivo. Il Decreto Ingiuntivo europeo è stato introdotto con il Regolamento (CE) n. 805/2004 del 21 aprile 2004 ed è valido in tutti i Paesi dell’Unione Europea ad eccezione del Regno Unito, dell’Irlanda e della Danimarca.
Il Decreto Ingiuntivo europeo ha la stessa funzione del Decreto Ingiuntivo ordinario, ovvero di recuperare un credito attraverso una procedura giudiziaria rapida ed efficace. Tuttavia, il Decreto Ingiuntivo europeo ha il vantaggio di poter essere utilizzato in tutti i Paesi dell’Unione Europea, senza la necessità di dover richiedere un Decreto Ingiuntivo in ogni Paese in cui il creditore ha un credito da recuperare.
Quando si può fare opposizione al Decreto Ingiuntivo?
Il Decreto Ingiuntivo può essere impugnato dal debitore con l’opposizione, che deve essere presentata entro 40 giorni dalla notifica del Decreto stesso. L’opposizione è l’unico strumento che il debitore ha a disposizione per contestare il Decreto Ingiuntivo, e deve essere presentata al giudice che ha emesso il Decreto stesso.
L’opposizione può essere presentata per varie ragioni, ad esempio:
- Il credito oggetto del Decreto Ingiuntivo non esiste o è stato già pagato;
- Il Decreto Ingiuntivo è stato emesso in violazione della legge o delle regole processuali;
- Il Decreto Ingiuntivo è stato emesso in base a un titolo esecutivo che non è idoneo a giustificare il credito.
L’opposizione può essere presentata dal debitore in qualsiasi momento prima della scadenza dei 40 giorni, ma deve essere presentata per iscritto e deve contenere tutti gli elementi necessari a dimostrare l’infondatezza della pretesa creditoria. In genere, il debitore si avvale dell’assistenza di un avvocato civilista per presentare l’opposizione, in quanto l’opposizione deve essere redatta in modo preciso e dettagliato, e richiede la conoscenza del diritto processuale e delle norme in materia di prescrizione.
L’avvocato, in particolare, dovrà verificare la validità del Decreto Ingiuntivo e delle documentazioni presentate dal creditore, e valutare se sussistono i presupposti per l’opposizione.
Una volta presentata l’opposizione, il giudice convocherà le parti per un’udienza di comparizione, in cui verrà valutata l’ammissibilità dell’opposizione e stabilita la data dell’udienza di merito, in cui verranno valutati tutti gli elementi a sostegno della pretesa creditoria e dell’infondatezza dell’opposizione.
In caso di accoglimento dell’opposizione, il Decreto Ingiuntivo verrà annullato e la procedura di recupero del credito dovrà essere avviata con una causa ordinaria. In caso di rigetto dell’opposizione, il Decreto Ingiuntivo diventerà definitivo e il creditore potrà procedere con l’esecuzione forzata del credito.
Tuttavia, è importante ricordare che il Decreto Ingiuntivo non è automaticamente esecutivo, ovvero non comporta il pagamento immediato del debito da parte del debitore.
Quali sono i tempi necessari per presentare l’opposizione?
Come già accennato, il debitore ha 40 giorni di tempo dalla notifica del decreto ingiuntivo per presentare l’opposizione. Tuttavia, il termine può essere prorogato di altri 30 giorni se il debitore dimostra di essere stato impedito dal presentare l’opposizione entro il termine originario per cause di forza maggiore o per gravi motivi.
In ogni caso, è importante che l’opposizione venga presentata tempestivamente perché in caso contrario il decreto ingiuntivo diventerà definitivo e il creditore potrà procedere al pignoramento dei beni del debitore per ottenere il pagamento del credito.
Cosa fare se il ricorso viene respinto
Se il tuo ricorso contro il decreto ingiuntivo viene respinto, ci sono ancora alcune opzioni a tua disposizione.
Puoi cercare di negoziare un accordo di pagamento con il creditore, cercare di ottenere un piano di pagamento rateale o cercare di ottenere un’altra forma di assistenza legale.
In ogni caso, è importante agire rapidamente per evitare ulteriori conseguenze legali, come il pignoramento dei tuoi beni o lo stipendio.
Opposizione a decreto ingiuntivo citazione o ricorso?
Perché rivolgersi ad un avvocato esperto in diritto civile
L’opposizione al decreto ingiuntivo è una procedura giudiziaria complessa che richiede una conoscenza approfondita del diritto processuale civile e delle norme che regolano la materia. Pertanto, è altamente consigliabile rivolgersi ad un avvocato specializzato in diritto civile per ottenere una consulenza e un’assistenza adeguata.
Possiamo aiutare il debitore a valutare la validità della richiesta del creditore, fornendo un’analisi legale approfondita della documentazione presentata. Inoltre, possiamo assisterlo nella presentazione dell’opposizione, redigendo i documenti necessari e rappresentando il debitore in tribunale durante le udienze.
Rivolgersi ad un avvocato può anche evitare di commettere errori procedurali che potrebbero compromettere l’esito dell’opposizione. Ad esempio:
- il debitore potrebbe non presentare l’opposizione entro il termine prescritto dalla legge
- oppure potrebbe non fornire tutti i documenti necessari per dimostrare la validità delle proprie ragioni.
Inoltre, l’avvocato può anche valutare la possibilità di ricorrere ad altre forme di tutela giudiziaria, come l’impugnazione del decreto ingiuntivo stesso. Questa opzione è possibile solo se il debitore non ha presentato l’opposizione entro il termine previsto dalla legge o se l’opposizione è stata respinta dal tribunale.
In sintesi, l’opposizione al decreto ingiuntivo rappresenta un’opzione per coloro che si ritengono ingiustamente obbligati a pagare. Tuttavia, è importante presentare l’opposizione entro il termine previsto dalla legge e rivolgersi ad un avvocato specializzato in diritto civile per ottenere una consulenza e un’assistenza adeguata. Il nostro studio legale a Roma con oltre 40 partner in tutta Italia, si occupa da anni di opposizione al decreto ingiuntivo mettendo fine a situazioni poco piacevoli per i presunti debitori. In questo modo i nostri assistiti potranno tutelare i propri interessi e difendersi in modo adeguato dalle richieste dei creditori.
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