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Acquistare la cittadinanza italiana è uno degli argomenti di maggior interesse per quanto riguarda il diritto dell’immigrazione. Se stai cercando informazioni per la richiesta della cittadinanza, sei nel posto giusto. I nostri avvocati si occuperanno di fornirti tutte le informazioni necessarie e gli strumenti per ottenerla. Le modalità di acquisizione della cittadinanza Italiana sono di quattro tipi:

  1. Cittadinanza Italiana per Iure Sanguinis
  2. Cittadinanza Italiana per matrimonio
  3. Cittadinanza Italiana per residenza
  4. Cittadinanza Italiana per Ius Soli

Qui sotto andiamo ad analizzare le quattro tipologie più nel dettaglio per scoprire cosa serve per ottenere la cittadinanza.

1. Cittadinanza Italiana per Iure Sanguinis

Esiste lo ius sanguinis che è il criterio più elementare per diventare italiani in quanto molto semplicemente è italiano colui/lei che è nato/a da padre o da madre italiani. Il legame tra il genitore e il figlio non si recide mai e si trasmette all’infinito da avo e discendente.

Infatti, ai fini dell’acquisizione della cittadinanza iure sanguinis è sufficiente reclamare il proprio status di filiazione. In Italia questo avviene automaticamente e dovrebbe altresì avvenire automaticamente all’estero.

Tuttavia, esistono molti casi diffusi in cui questa automaticità non è così ovvia in quanto, per esempio, i genitori che emigrano dall’Italia e si trasferiscono all’estero devono formalizzare alcune cose.

Primo fra tutti il caso di genitori espatriati che si stabiliscono nel nuovo paese e fanno figli sul nuovo territorio. Necessariamente quella filiazione subirà l’influenza della legge del nuovo Paese.

Per esempio, se tale paese segue il criterio dello ius soli, che significa che è cittadino chi nasce sul territorio (USA forma pura), il figlio ivi nato sarà automaticamente dichiarato cittadino del nuovo Paese e non immediatamente italiano.

Acquistare la cittadinanza Italiana per Iure Sanguinis: Come procedere in questi casi?

Per diventare italiano, il genitore dovrà recarsi in ambasciata italiana o al consolato competente nel Paese estero e dichiarare di essere diventato padre o madre oppure recarvisi con il certificato di nascita al fine di far acquistare questa “automatica” cittadinanza italiana iure sanguinis al figlio.

Poiché, in passato questo fenomeno non avveniva, ossia quello di recarsi presso le rispettive ambasciate o consolati italiani al fine di dichiarare la nascita del figlio italiano, questi figli nascevano stranieri rispetto al nostro Paese, ma restavano comunque di sangue italiani.

L’Italia che è stato un Paese fortemente di emigrazione fino alla seconda metà del Novecento, ha conservato il rapporto con tutti gli espatriati che lasciarono la penisola a partire dall’Ottocento. Il criterio dello ius sanguinis, infatti in Italia non si recide mai e si conserva anche quando il discendente italiano nato all’estero che non è mai stato dichiarato all’ambasciata, conserva il sangue italiano.

In questi casi l’avvocato immigrazionista è in grado di far acquistare la cittadinanza a queste persone ricostruendo gli atti e promuovendo istanze alla Pubblica Amministrazione, oppure per le vie legali giudiziali.

2. Cittadinanza Italiana per Matrimonio

Come secondo criterio è previsto lo ius connubi che è l’acquisizione della cittadinanza a seguito di matrimonio con cittadina/o italiana/o; esso si acquista con un’apposita domanda rivolta alla Pubblica Amministrazione italiana dopo un certo periodo di tempo trascorso con la/il coniuge italiano.

Il coniuge, straniero o apolide, di cittadino italiano può acquistare la cittadinanza italiana quando, dopo il matrimonio, risieda legalmente da almeno due anni nel territorio della Repubblica, oppure dopo tre anni dalla data del matrimonio se residente all’estero, qualora, al momento dell’adozione del decreto di concessione della cittadinanza, non sia intervenuto lo scioglimento, l’annullamento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio e non sussista la separazione personale dei coniugi. I termini di cui al comma 1 sono ridotti della metà in presenza di figli nati o adottati dai coniugi.

Questo significa che il coniuge straniero può chiedere di acquistare la cittadinanza italiana quando risiede da almeno due anni in Italia (un anno se in presenza di figli).

Diversamente, quando il coniuge straniero risiede all’estero, può chiedere di acquistare la cittadinanza dopo tre anni dalla data del matrimonio (un anno e mezzo se in presenza di figli). In questo ultimo caso, viene meno il requisito combinato della residenza e resta unicamente rilevante la data del matrimonio.

Esistono altresì delle condizioni quali ad esempio che il matrimonio deve durare tutto l’arco di tempo che va dalla domanda iniziale di richiesta della cittadinanza fino alla concessione positiva del provvedimento.

I documenti necessari al fine della richiesta di cittadinanza italiana per matrimonio sono:

  • Marca da bollo da 16 Euro;
  • Atto di nascita (tradotto e legalizzato);
  • Certificato penale (tradotto e legalizzato);
  • Fotocopia del passaporto o della carta di identità, fotocopia del passaporto o della carta di identità in corso di validità;
  • Fotocopia del permesso di soggiorno;
  • Atto integrale di matrimonio;
  • Autocertificazioni stato di famiglia;
  • Attestato di conoscenza della lingua italiana a livello non inferiore a B1, rilasciata da un istituto scolastico pubblico o parificato o da un ente certificatore – Certificato non necessario solo per chi ha fatto richiesta di permesso di soggiorno UE e ne è titolare di lungo periodo o per chi abbia sottoscritto un accordo di integrazione;
  • Copia del versamento del contributo di € 250,00 Bisogna effettuare un versamento di € 250,00 sul c/c n.809020 intestato a: Ministero Interno D.L.C.I. cittadinanza – con la causale: cittadinanza – contributo di cui all’art. 1 co. 12, legge 15 luglio 2009 n. 94. Copia della ricevuta di versamento va allegata alla documentazione.

3. Cittadinanza Italiana per Residenza

lo ius domicili ovvero la naturalizzazione è la modalità con cui si diviene cittadini italiani inoltrando un’apposita istanza alla Pubblica Amministrazione italiana dopo un certo periodo di residenza in Italia. Questa residenza varia a seconda che si tratti di cittadini comunitari (4 anni) oppure che si tratti di extra-comunitari (10 anni). Per gli apolidi o rifugiati politici il termine è di soli 5 anni.

In tutte le ipotesi i documenti necessari al fine della richiesta di cittadinanza italiana per residenza sono:

  • Marca da bollo da 16 Euro
  • Atto di nascita (tradotto e legalizzato);
  • Certificato penale (tradotto e legalizzato);
  • Fotocopia del passaporto o della carta di identità
  • Fotocopia del permesso di soggiorno;
  • Residenza – lo storico
  • Certificazioni stato di famiglia attuale;
  • Reddito proprio e del familiare convivente
  • Lingua italiana a livello non inferiore a B1, rilasciata da un istituto scolastico pubblico o parificato o da un ente certificatore – non necessario solo per i titolari di permesso di soggiorno UE di lungo periodo o per chi abbia sottoscritto un accordo di integrazione.
  • Versamento del contributo di € 250,00- Bisogna effettuare un versamento di € 250,00 sul c/c n.809020 intestato a: Ministero Interno D.L.C.I. cittadinanza – con la causale: cittadinanza – contributo di cui all’art. 1 co. 12, legge 15 luglio 2009 n. 94. Copia della ricevuta di versamento va allegata alla documentazione.

4. Cittadinanza Italiana per Ius Soli a 18 anni

Ultimo tipo di cittadinanza è quella riguardante lo ius soli che è un’ipotesi assai marginale in Italia e prevede che lo straniero nato in Italia e da genitori stranieri, qualora risieda legalmente e ininterrottamente in Italia, può richiedere la cittadinanza tramite un’istanza specifica sempre rivolta alla Pubblica Amministrazione italiana nell’anno in cui esso diventa maggiorenne.

Come si procede per richiedere la cittadinanza italiana per ius soli?

Si presenta una semplice istanza al Comune di Residenza in cui si indica la propria volontà a divenire cittadino italiano.

Il Comune deve informare in base all’art. 33 della Legg 98/2013, che i cittadini stranieri, nel corso dei 6 mesi precedenti il compimento dei 18 anni, della possibilità di richiedere la cittadinanza italiana, diversamente, la richiesta potrà essere effettuata anche dopo i 19 anni.

Inoltre, sempre in base all’art 33 della Legge 98/2013, non sono imputabili, ai fini della dimostrazione della residenza legale ininterrotta, inadempimenti riconducibili ai genitori (es. iscrizioni anagrafiche tardive o mai effettuate dai genitori) o agli uffici della Pubblica amministrazione. Il possesso del requisito della residenza ininterrotta potrà, pertanto, essere dimostrato con ogni possibile documentazione.

Anche questa domanda costa 250€ come tassa da versarsi al Ministero dell’Interno.

Come altri casi residuali di acquisizione della cittadinanza italiana, la legge prevede alcune ipotesi che richiamano diversi criteri combinati. E così si mescola il criterio iure sanguinis con quello dello ius soli (si veda ad esempio il co. 2 art. 4 della legge 91/92).

Perché rivolgerti ad un avvocato per acquistare la cittadinanza italiana

Se hai bisogno di richiedere la cittadinanza italiana e pensi di rientrare in uno dei quattro casi elencati in precedenza, allora puoi rivolgerti ai nostri avvocati.

A seguito di una attenta analisi della pratica e alla verifica di idoneità dei requisiti per ottenere la cittadinanza, il nostro studio legale a Roma Marinelli & Partners con oltre 40 sedi partner in tutta Italia provvederà allo svolgimento e al deposito degli atti necessari relativi alla pratica presso gli organi competenti. Garantendo una rapida risoluzione della pratica fino all’ottenimento dei documenti.

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