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reati contro la persona comprendono tutti quei fatti che ledono o che in qualche modo mettono in pericolo quelli che sono considerati i beni fondamentali dell’individuo come l’onore, l’integrità, la libertà, la vita, etc.

I delitti contro la persona sono disciplinati nel Titolo XII del Libro II del codice penale. Possiamo suddividere questo tipo di reati in 4 categorie a seconda del tipo di delitto commesso:

  • Delitti contro la vita e l’incolumità individuale;
  • Delitti contro la maternità;
  • Delitti contro l’onore;
  • Delitti contro la libertà individuale.

Come anticipato, la loro disciplina ha come obiettivo quello di tutelare i diritti fondamentali come l’incolumità personale, la libertà personale e sessuale, l’onore e la vita.

Importante è sottolineare come dal complesso di queste norme emerga il concetto di persona tutelata dal diritto penale, cioè di tutte quelle attribuzioni che il nostro ordinamento riconosce all’individuo e che come contenuto hanno la pretesa all’inviolabilità dei propri diritti – quali l’integrità fisica, la riservatezza, la vita e l’onore – o la libertà di compiere liberamente attività personali.

Nel corso degli anni i reati originariamente previsti dal codice penale sono stati aumentati da una serie di novelle volte a tutelare nuovi comportamenti criminosi. Tra queste possiamo ricordare:

  • la legge 66/96 in tema di violenza sessuale, che ha introdotto le fattispecie previste dagli artt. 609 bis e ss. c.p.;
  • la legge 269/98 sulla pedofilia, che ha introdotto gli artt. 600 bis e ss. c.p.;
  • la legge 38/2009, che ha introdotto il cosiddetto stalking, ovvero la fattispecie di reato di atti persecutori, oggi disciplinato dall’art. 612 bis c.p..

Andiamo adesso ad analizzare brevemente ognuna di queste quattro categorie di delitti contro la persona.

Delitti contro la vita e l’incolumità individuale

Ci troviamo all’art. 575 ss. c.p., che individuano la vita e l’incolumità personale come  bene giuridico tutelato. Vediamo la loro definizione e in cosa si differenziano.

Nel nostro ordinamento la vita è definita come un bene primario. come il presupposto indispensabile per godere di qualsiasi altro diritto o bene.

L’incolumità della persona è invece intesa come “sfera di signoria” sulla propria dimensione corporea – di rango inferiore rispetto alla vita – e come “diritto all’intangibilità” della persona stessa contro le intromissioni di tipo percettivo e sensoriale. Affinché l’incolumità individuale risulti violata, non è sempre necessario il produrre una malattia organica, ma ad esempio può risultare sufficiente anche il solo pericolo di causare dolore fisico.

Tra i reati contro la persona che tutelano la vita e l’incolumità individuale troviamo i seguenti delitti:

  • Omicidio
  • Omicidio colposo
  • Omicidio stradale – che rientra a tutti gli effetti nei casi di omicidio colposo
  • Omicidio del consenziente
  • Omicidio preterintenzionale
  • Infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale
  • Istigazione o aiuto al suicidio
  • Percosse
  • Lesione personale
  • Pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili
  • Lesioni personali gravi o gravissime a un pubblico ufficiale in servizio di ordine pubblico in occasione di manifestazioni sportive
  • Lesioni personali colpose
  • Morte o lesioni come conseguenza di altro delitto
  • Rissa
  • Abbandono di persone minori o incapaci
  • Omissione di soccorso

Delitti contro la maternità

Il Codice penale riconosce due delitti contro la maternità: l’interruzione colposa e l’interruzione non consensuale.

L’interruzione colposa comprende episodi che possono causare ad una donna la perdita del figlio che stava aspettando. Il codice penale afferma che “Chiunque cagiona a una donna per colpa l’interruzione della gravidanza è punito con la reclusione da tre mesi a due anni”.

Il Codice afferma espressamente il concetto di colpa, per cui, affinché si integri la fattispecie in esame, il soggetto attivo non ha l’intenzione del fare male né tanto meno di ottenere l’interruzione di gravidanza.

Il contesto in cui avviene l’interruzione non consensuale della gravidanza è più delicato rispetto a quello individuato dalla prima fattispecie. In quest’ultimo caso si parla infatti di una persona che impedisce ad una donna di portare a termine la gravidanza contro la volontà della futura mamma.

Il Codice penale afferma che “Chiunque cagiona l’interruzione della gravidanza senza il consenso della donna è punito con la reclusione da quattro a otto anni. Si considera come non prestato il consenso estorto con violenza o minaccia ovvero carpito con l’inganno”.

La stessa pena viene applicata a chiunque provochi l’interruzione della gravidanza con azioni dirette a riportare lesioni alla donna.

Delitti contro l’onore

Secondo la dottrina, l’offesa all’onore viene individuata come l’aggressione al “complesso delle condizioni da cui dipende il valore sociale della persona”, che sono individuabili nelle rispettive doti morali, intellettuali, fisiche o che comunque sono in grado di costituire un “pregio dell’individuo nell’ambiente in cui vive”, ovvero la reputazione.

Tra questa tipologia di reati troviamo i seguenti delitti:

  • Reato di diffamazione
  • Reato di diffamazione col mezzo della stampa;
  • Offese in scritti e discorsi pronunciati dinanzi alle Autorità giudiziarie o amministrative.

La maggiore gravità della diffamazione rispetto all’ingiuria consiste nel fatto che l’offesa all’onore risulta essere meno grave se viene pronunciata in presenza del solo offeso, mentre è più grave se pronunciata in presenza di più persone.

Delitti contro la libertà individuale

Tra i delitti contro la libertà individuale vengono ricompresi cinque gruppi di reati:

  • contro la personalità individuale;
  • contro la libertà personale;
  • contro la libertà morale;
  • contro l’inviolabilità del domicilio;
  • contro l’inviolabilità dei segreti.

La personalità individuale riguarda il generico status libertatis della persona, che impone la sua tutela contro qualsiasi forma di schiavitù (art. 600 ss. c.p.). La personalità individuale è diversa dalla libertà morale, che invece attiene alla libertà psichica (capacità di intendere e di volere, libertà di autodeterminazione, tranquillità psichica, art. 610 ss. c.p.).

Spostandosi alla libertà personale, questo concetto si riferisce specificamente alla libertà in senso fisico, che costituisce il bene di rango più elevato riconosciuto dalla Costituzione – art. 13 Cost. – all’interno del più ampio sistema di tutela della libertà. Nel medesimo articolo si prevede che le legittime privazioni della libertà – quali la perquisizione, l’ispezione e la detenzione – sottostiano a riserva di legge assoluta e a riserva di giurisdizione.

Tra i reati contro la persona che hanno ad oggetto la tutela della libertà individuale troviamo:

  • Riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù;
  • Prostituzione minorile;
  • Pornografia minorile;
  • Pornografia virtuale;
  • Detenzione di materiale pornografico;
  • Iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile;
  • Impiego di minori nell’accattonaggio;
  • Tratta di persone;
  • Acquisto e alienazione di schiavi;
  • Sequestro di persona;
  • Arresto illegale;
  • Indebita limitazione di libertà personale;
  • Abuso di autorità contro arrestati o detenuti;
  • Perquisizione e ispezione personali arbitrarie;
  • Violenza sessuale;
  • Atti sessuali con minorenne;
  • Corruzione di minorenne;
  • Violenza sessuale di gruppo;
  • Adescamento di minorenni;
  • Violenza privata;
  • Violenza o minaccia per costringere a commettere un reato;
  • Minaccia;
  • Atti persecutori;
  • Stato di incapacità procurato mediante violenza;
  • Violazione di domicilio;
  • Violazione di domicilio commessa da un pubblico ufficiale;
  • Interferenze illecite nella vita privata;
  • Accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico;
  • Detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso a sistemi informatici o telematici;
  • Diffusione di apparecchiature, dispositivi o programmi informatici diretti a danneggiare o interrompere un sistema informatico o telematico;
  • Violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza;
  • Cognizione, interruzione o impedimento illeciti di comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche;
  • Installazione di apparecchiature atte ad intercettare od impedire comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche;
  • Falsificazione, alterazione o soppressione del contenuto di comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche;
  • Intercettazione, impedimento o interruzione illecita di comunicazioni informatiche o telematiche;
  • Installazione di apparecchiature atte ad intercettare, impedire od interrompere comunicazioni informatiche o telematiche;
  • Falsificazione, alterazione o soppressione del contenuto di comunicazioni informatiche o telematiche;
  • Rivelazione del contenuto di corrispondenza;
  • Violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza commesse da persona addetta al servizio delle poste, dei telegrafi o dei telefoni;
  • Rivelazione del contenuto di corrispondenza, commessa da persona addetta al servizio delle poste, dei telegrafi o dei telefoni;
  • Rivelazione del contenuto di documenti segreti;
  • Rivelazione di segreto professionale;
  • Rivelazione di segreti scientifici o industriali.

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