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La separazione legale rappresenta un passaggio cruciale per molte coppie che decidono di interrompere la loro vita coniugale. Tuttavia, è spesso oggetto di dubbi e confusioni, soprattutto per quanto riguarda la sua distinzione dal divorzio e le conseguenze legali ed economiche che ne derivano. Partiamo col dire che la separazione legale è definita come la legale sospensione di alcuni dei doveri reciproci dei coniugi.
Ma nell’effettivo cosa comporta una separazione legale?
Andiamo a scoprire più da vicino approfondiremo cos’è la separazione legale, le sue tipologie, le differenze con il divorzio, i costi da sostenere e l’importanza di affidarsi a un avvocato esperto in diritto di famiglia.
Cos’è la separazione legale
La separazione legale è un provvedimento giuridico attraverso il quale i coniugi ottengono il riconoscimento ufficiale della cessazione della convivenza e dell’obbligo di fedeltà. Tuttavia, a differenza del divorzio, la separazione non scioglie definitivamente il matrimonio, bensì come già accennato, sospende alcuni doveri coniugali e stabilisce le condizioni per la gestione della vita familiare in assenza di coabitazione. Nei doveri sospesi sono ricompresi i doveri di contribuzione, di coabitazione e di collaborazione, mentre restano intatti quelli di rispetto reciproco e assistenza.
Questa fase intermedia può essere necessaria per diverse ragioni, come la volontà di entrambi i coniugi di prendersi un periodo di riflessione prima di decidere definitivamente sul futuro del matrimonio, oppure per tutelare uno dei due partner da situazioni di conflitto, violenza o impossibilità di convivenza.
Differenze tra separazione legale e divorzio
Molti confondono la separazione con il divorzio, ma si tratta di due istituti giuridici ben distinti.
- Effetti sul matrimonio: La separazione non scioglie il vincolo matrimoniale, ma sospende alcuni doveri coniugali. Il divorzio, invece, estingue definitivamente il matrimonio, permettendo ai coniugi di contrarre nuove nozze.
- Tempi e modalità: La separazione è un passaggio obbligato prima del divorzio. In Italia, è necessario attendere almeno sei mesi (in caso di separazione consensuale) o un anno (in caso di separazione giudiziale) prima di poter chiedere il divorzio.
- Diritti ereditari: Con la separazione, i coniugi conservano alcuni diritti successori in caso di decesso del partner. Con il divorzio, invece, questi diritti decadono completamente.
- Mantenimento e casa coniugale: Entrambi gli istituti regolano la gestione del mantenimento e dell’assegnazione della casa coniugale, ma con differenze significative. Ad esempio, dopo il divorzio, l’ex coniuge può richiedere l’assegno divorzile solo se economicamente svantaggiato e se non può mantenersi autonomamente.
Le principali tipologie di separazione legale
Esistono due principali tipi di separazione legale, quella consensuale e quella giudiziale. Vediamo le principali caratteristiche e differenze:
Separazione consensuale
La separazione consensuale prevede il consenso espresso da parte di entrambi i coniugi. Questi ultimi giungono ad un accordo sull’affidamento dei figli e sulla divisione dei loro beni, oltre che sulle possibili questioni collegate a una separazione.
Il consenso delle parti può essere originario o successivo.
In particolare, il consenso delle parti può essere originario nel momento in cui il ricorso è presentato da tutte e due le parti. Può anche essere successivo quando la separazione parte come giudiziale – ovvero su istanza di una sola parte – e diventa consensuale in un momento successivo.
L’accordo tra i due coniugi deve essere sottoposto all’esame del Tribunale. Con le formalità della camera di consiglio, il Tribunale valuta che l’accordo sia coerente con la legge e che siano rispettati tutti i diritti della prole. Nel caso in cui la valutazione sia favorevole, omologano l’accordo con decreto, impugnabile con appello in Corte d’Appello. Invece, se la valutazione non è favorevole gli atti sono trasmessi al giudice istruttore affinché la causa prenda il corso di una separazione giudiziale.
Separazione giudiziale
L’istituto della separazione giudiziale indica il procedimento con cui si ottiene una sentenza di separazione, che incide su alcuni obblighi tipici del matrimonio ma non fa venire meno lo status di coniuge – a differenza del divorzio.
Una volta separati, i coniugi non hanno più gli obblighi di fedeltà, convivenza né sono più sotto il regime della comunione dei beni – se precedentemente scelto dai coniugi.
Al contrario, resistono gli obblighi di:
- mantenimento del coniuge;
- partecipazione alla gestione della famiglia;
- partecipazione all’educazione della prole.
Si ricorda che ai sensi dell’art. 151 c.c., la separazione giudiziale può avvenire:
- su istanza di parte;
- per violazioni degli obblighi matrimoniali da parte di uno dei coniugi;
- per la presenza di circostanze oggettive che rendono insostenibile la prosecuzione della convivenza e del rapporto.
Cosa succede dopo la separazione?
Dopo la separazione legale, i coniugi possono decidere di rimanere separati senza procedere con il divorzio oppure, trascorso il periodo richiesto dalla legge, possono chiedere lo scioglimento definitivo del matrimonio. In base al genere di rapporti tra i coniugi e in base anche al tipo di separazione che si è scelta, si deciderà se procedere per via consensuale o giudiziale. Scopriamo più nel dettaglio cosa comporta il divorzio:
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Divorzio consensuale: Se i coniugi raggiungono un accordo sulle condizioni del divorzio (come l’affidamento dei figli, l’assegno di mantenimento e la divisione dei beni), possono presentare congiuntamente la domanda di divorzio. Questo iter è il più rapido e meno oneroso, riducendo il carico emotivo e i costi legali.
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Divorzio giudiziale: Se non c’è accordo tra le parti, uno dei coniugi può avviare un divorzio giudiziale, un procedimento che richiede l’intervento del tribunale per stabilire le condizioni del divorzio. Questo tipo di divorzio è più lungo e costoso rispetto a quello consensuale, poiché prevede udienze, perizie e la decisione finale di un giudice.
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Divorzio breve: Introdotto in Italia con la riforma del 2015, il divorzio breve ha ridotto i tempi di attesa per lo scioglimento del matrimonio sia che si parli di separazione che di divorzio. Tramite l’introduzione del divorzio breve, se la separazione è stata consensuale, il divorzio può essere richiesto dopo sei mesi. Se la richiesta di separazione è invece stata giudiziale, il termine è di un anno. Questa modifica legislativa ha reso più rapido il passaggio dalla separazione al divorzio, agevolando i coniugi che desiderano chiudere definitivamente il legame matrimoniale.
Mediazione familiare e Negoziazione Assistita per la Separazione Legale
Quando una coppia decide di separarsi, il percorso può essere complesso e carico di tensioni, soprattutto quando ci sono figli o questioni patrimoniali da risolvere. Per ridurre i conflitti e facilitare il raggiungimento di accordi equilibrati, la legge italiana prevede strumenti alternativi al contenzioso giudiziario, come la mediazione familiare e la negoziazione assistita. Entrambi questi strumenti offrono un’opportunità per gestire la separazione in modo più sereno, evitando lunghe e costose battaglie legali.
Ma quali sono le differenze tra i due e quando è consigliabile ricorrervi? Vediamole più nel dettaglio.
Mediazione familiare: Viene consigliata quando i coniugi faticano a trovare un’intesa sulle questioni relative ai figli e alla gestione della vita familiare dopo la separazione. Un mediatore esperto aiuta le parti a dialogare in modo costruttivo e a raggiungere accordi condivisi, riducendo il conflitto e proteggendo il benessere dei minori.
Negoziazione assistita: È una procedura obbligatoria per le coppie che vogliono divorziare senza ricorrere al tribunale. Gli avvocati di entrambe le parti si occupano di negoziare un accordo che, una volta sottoscritto, viene convalidato dalla Procura della Repubblica e trasmesso all’ufficiale di stato civile per la registrazione. Questo strumento permette di evitare lungaggini giudiziarie e di ottenere il divorzio in tempi più rapidi
I costi della separazione legale
I costi di una separazione legale variano a seconda della tipologia scelta e della complessità della situazione familiare ed economica dei coniugi.
- Separazione consensuale: I costi sono generalmente inferiori, poiché è possibile rivolgersi a un unico avvocato per entrambi i coniugi. Le spese possono variare tra i 500 e i 2.000 euro, a seconda della complessità dell’accordo.
- Separazione giudiziale: I costi aumentano considerevolmente a causa della durata del procedimento e dell’intervento di due avvocati. Si può arrivare a cifre comprese tra i 3.000 e i 10.000 euro, o anche oltre, se vi sono contenziosi complessi su affidamento dei figli, divisione dei beni o altre questioni patrimoniali.
- Spese accessorie: A questi costi vanno aggiunte le eventuali perizie tecniche (ad esempio, valutazioni patrimoniali), le spese per consulenti e le tasse di cancelleria.
Affidarsi a un avvocato esperto può ridurre significativamente le spese, evitando lungaggini processuali inutili e favorendo una gestione più efficiente della separazione.
L’importanza di affidarsi a un avvocato divorzista esperto
La separazione legale è un processo delicato che può avere conseguenze significative sulla vita personale, economica e familiare di entrambi i coniugi. Per questo motivo, è fondamentale affidarsi ad un avvocato divorzista, matrimonialista o familiarista specializzato in diritto di famiglia.
1. Competenza legale e strategica
Un avvocato matrimonialista esperto sa come tutelare al meglio gli interessi del proprio assistito, sia dal punto di vista patrimoniale che familiare. Può fornire consulenze personalizzate e suggerire le migliori strategie per ottenere un esito favorevole nel minor tempo possibile.
2. Mediazione e riduzione dei conflitti
Nelle separazioni più complesse, l’avvocato può svolgere un ruolo di mediatore tra i coniugi, cercando soluzioni che evitino un lungo contenzioso giudiziario. La mediazione aiuta a ridurre i tempi, i costi e lo stress emotivo, soprattutto quando sono coinvolti dei figli.
3. Assistenza nella gestione patrimoniale
Il supporto di un avvocato familiarista esperto è essenziale per garantire una divisione equa del patrimonio e per stabilire eventuali assegni di mantenimento in modo corretto. Inoltre, può fornire assistenza in caso di intestazioni di beni, mutui o altre questioni economiche.
4. Tutela dei diritti dei figli
Uno degli aspetti più delicati della separazione è l’affidamento dei figli. Un avvocato specializzato aiuta i genitori a trovare le soluzioni migliori per garantire il benessere dei minori, proteggendo i loro diritti e assicurando un’equa ripartizione delle responsabilità genitoriali.
La separazione legale è un passo importante che richiede una conoscenza approfondita delle normative e delle procedure giuridiche. Scegliere tra una separazione consensuale o giudiziale può influenzare notevolmente i tempi e i costi del procedimento, così come la serenità delle parti coinvolte.
Affidarsi a un avvocato divorzista a Roma esperto o in una delle sedi partner dello Studio Legale Marinelli & Partners è fondamentale per affrontare al meglio questo percorso, riducendo i conflitti, proteggendo i propri diritti e garantendo il rispetto degli accordi presi. Una guida legale qualificata è il primo passo per gestire la separazione in modo consapevole e tutelare al meglio il proprio futuro.
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