Cosa fare in caso di reato di omicidio stradale? Come richiedere il risarcimento? I nostri avvocati esperti in infortunistica stradale si occuperanno di assisterti nell’ottenere il risarcimento dei danni a te spettanti nel minor tempo possibile.

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Il reato di omicidio stradale è per l’appunto un reato previsto dall’art. 589-bis c.p.. Il suddetto articolo mira a punire tutti coloro che causano la morte di una persona a causa della violazione delle norme inerenti la circolazione stradale. La pena prevista è quella della reclusione dai 2 ai 7 anni.

La complessità e l’importanza della fattispecie, ci ha spinti ad elaborare una guida completa sull’omicidio stradale, rispondendo a tutte le domande più frequenti che ruotano attorno a questo reato.

Reato di Omicidio stradale: Cos’è

L’omicidio stradale è un reato individuato nell’art. 589-bis del codice penale, introdotto con la legge 41/2016. Lo scopo di tale fattispecie – soprattutto a seguito di alcuni episodi di cronaca particolarmente gravi – è quello di punire in modo più severo tutti coloro che causano sinistri stradali con conseguente morte degli altri utenti della strada per non aver rispettato le norme sulla circolazione stradale.

L’introduzione di questo nuovo articolo all’interno del codice penale ha comportato l’abrogazione dell’ipotesi delittuosa dell’omicidio colposo, realizzato a causa della violazione delle norme sulla circolazione stradale e contenuto nell’art. 589 c.p. e che rientra nei reati contro la persona.

Oltre all’ipotesi di base, la nuova disposizione incriminatrice contempla anche ipotesi aggravate se la condotta di guida – che ha causato l’altrui morte – è stata posta in essere sotto l’effetto di droghe, in stato di ebbrezza o attraverso una guida pericolosa.

La disciplina dettata dal suddetto articolo si presenta particolarmente complessa e deve essere esaminata avendo riguardo anche alle altre previsioni di natura processuale e sostanziale che attengono all’ipotesi delittuosa che stiamo esaminando.

Per quanto detto, caratteristiche fondamentali dell’omicidio stradale sono:

  • la morte di una persona dopo la violazione delle norme che disciplinano la circolazione stradale;
  • la non volontarietà dell’evento.

Omicidio Stradale Pena: Le varie fattispecie e cosa prevede la legge

L’omicidio stradale si configura come un reato comune, in quanto può essere commesso da chiunque. Inoltre è un reato di danno poiché per essere integrato richiede la sussistenza della lesione della vita della vittima – ovvero il bene giuridico tutelato dalla fattispecie.

L’omicidio stradale è un reato colposo che richiede l’integrazione della colpa specifica, che consiste nella violazione di regolamenti, ordini, leggi e discipline che riguardano la circolazione stradale. La sua natura colposa rende l’omicidio stradale incompatibile con la forma del tentativo.

Qui di seguito andiamo ad elencare e analizzare le varie fattispecie di reato di omicidio stradale e le relative pene previste.

Prima ipotesi di Reato di omicidio stradale

Innanzitutto l’art.589 bis c.p. al suo comma 1, prevede una ipotesi base di omicidio stradale che mira a punire con la reclusione da 2 a 7 anni l’evento letale provocato da chiunque violi le norme sulla disciplina della circolazione stradale. E’ importante precisare che tra i soggetti chiamati a rispondere dell’omicidio stradale in esame vi sono anche coloro che rivestono una posizione che mira a garantire la sicurezza della circolazione stradale.

Seconda ipotesi di Reato di omicidio stradale

La seconda ipotesi è quella prevista dal comma 4, che punisce con la reclusione da 5 a 10 anni, chiunque “ponendosi alla guida di un veicolo a motore” e risulti con tasso alcolemico da 0,81 a 1,5 g/l, cagioni per colpa la morte di una persona. Questa fattispecie contempla l’ipotesi di omicidio stradale aggravato dal cosiddetto stato di ebbrezza intermedia alla guida di veicoli che sono diversi rispetto a quelli indicati nel comma 3.

Ai sensi del comma 5, la pena da 5 a 10 anni si applica anche all’omicidio stradale posto in essere da chi pone in essere una guida imprudentemente pericolosa:

  • superando specifici limiti di velocità;
  • attraversando con il semaforo al rosso o circolato contromano;
  • effettuando una manovra di inversione del senso di marcia in prossimità di dossi, curve o intersezioni;
  • effettuando un sorpasso azzardato in corrispondenza di linea continua o attraversamento pedonale.

Terza ipotesi di Reato di omicidio stradale

Al comma 2 è prevista la terza ipotesi di omicidio stradale, che punisce con la reclusione da 8 a 12 anni, la morte stradale che sia stata causata dal conducente di un “veicolo a motore”:

  • in stato di ebbrezza grave, che si verifica con la presenza di un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l;
  • o di alterazione psico-fisica “conseguente all’assunzione” di sostanze psicotrope o stupefacenti o psicotrope.

Questa ipotesi prende il nome di omicidio stradale aggravato, in quanto aggravato dallo stato di ebbrezza grave o di alterazione da assunzione di sostanze psicotrope o stupefacenti.

Ai sensi del comma 3, la stessa pena si applica anche all’omicidio commesso dal conducente che:

  • esercita professionalmente l’attività di trasporto cose o di persone;
  • versi in stato di ebbrezza intermedia, con tasso alcolemico da 0,81 a 1,5 g/l e alla guida di determinati veicoli, quali ad esempio gli autoarticolati e autosnodati, gli autobus e gli altri autoveicoli destinati al trasporto di persone il cui numero di posti a sedere è superiore a otto, gli autoveicoli trainanti un rimorchio che comporti una massa complessiva totale a pieno carico dei due veicoli superiore a 3,5 t, gli autoveicoli di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 t e quelli dediti al trasporto di cose o di persone in conto di terzi.

Elementi circostanziali che fanno da aggravante

L’art. 589-bis c.p., al comma 6, individua un aggravante ad efficacia comune, ovvero che consente di aumentare la pena fino a un terzo. L’aggravante si verifica se il fatto di cui ai commi precedenti è commesso dal conducente con veicolo sprovvisto di assicurazione obbligatoria o è commesso da conducente a cui la patente sia stata revocata, sospesa o ne sia sprovvisto.

Il nuovo art. 589-ter c.p. introduce invece un aggravante a effetto speciale, introdotta con la Legge 41/2016. Tale norma prevede che la pena sia aumentata da un terzo a due terzi – ad ogni modo non inferiore a cinque anni – nel caso di omissione di soccorso, ovvero che il conducente che ha causato un omicidio stradale si sia dato alla fuga.

In altri casi la pena prevista è invece diminuita. Si tratta dei casi di concorso di colpa della vittima. L’articolo 589-bis c.p., non disciplina soltanto la circostanza aggravante comune, ma prevede anche una circostanza attenuante a efficacia speciale. Al comma 7 stabilisce che la pena è diminuita fino alla metà se l’evento morte non deriva esclusivamente dall’omissione o dall’azione colpevole.

Reato di Omicidio stradale plurimo

Il legislatore ha disciplinato anche il caso in cui la condotta di guida veda coinvolte più vittime. Più in particolare ci si riferisce non soltanto al caso in cui il conducente abbia cagionato la morte di più persone, ma anche al caso in cui abbia causato la morte di una o più persone e lesioni a una o più persone.

In questa particolare ipotesi la pena prevista è quella per la violazione più grave, aumentata fino al triplo. Ad ogni modo la sanzione può arrivare fino a un massimo di 18 anni di carcere.

Danni Risarcibili nell’Omicidio Stradale

Nei casi di omicidio stradale, i danni risarcibili si estendono ben oltre quelli materiali. Le vittime dirette o i loro familiari possono avere diritto a un risarcimento per:

Danno Biologico ed Esistenziale

Il danno biologico comprende le lesioni subite dalla vittima prima del decesso, mentre il danno esistenziale rappresenta la perdita della vita stessa e delle esperienze che la vittima avrebbe potuto vivere. Questi aspetti vengono valutati con grande sensibilità al fine di garantire un risarcimento equo.

Danno Morale dei Familiari

I familiari delle vittime hanno diritto a un risarcimento per il danno morale subito a causa della perdita del proprio caro. Questo tipo di danno è difficile da quantificare in termini monetari ma è riconosciuto dalla legge come una forma di sofferenza che merita compensazione.

Spese Mediche e Funerali

Le spese mediche sostenute a seguito dell’incidente e le spese funerarie possono costituire un altro elemento del risarcimento. È essenziale documentare accuratamente tutte le spese sostenute per garantire un calcolo preciso del risarcimento.

Calcolo del Risarcimento nell’Omicidio Stradale

Il calcolo del risarcimento nell’omicidio stradale è un processo complesso che richiede competenze legali approfondite. In genere, il risarcimento tiene conto di vari fattori, tra cui:

1. Età e Situazione della Vittima: L’età della vittima e la sua situazione familiare e lavorativa vengono considerate. Una vittima più giovane con una famiglia dipendente avrebbe potuto avere un impatto economico e emotivo maggiore rispetto a una persona anziana.

2. Reddito e Contributo Familiare: Se la vittima contribuiva al reddito familiare, il risarcimento terrà conto della perdita di questo contributo futuro. Questo include il reddito che la vittima avrebbe potuto guadagnare nel corso degli anni.

3. Legami Affettivi e Relazioni Familiari: Le relazioni familiari e gli legami affettivi perduti a causa dell’omicidio stradale sono importanti nel calcolo del risarcimento per il danno morale subito dai familiari.

Sospensione e revoca della patente

Le conseguenze dell’omicidio stradale ricadono anche sulla patente di guida.

Il Prefetto, mentre il giudizio è in corso, può decidere di disporre la sospensione provvisoria della patente per una durata massima di 5 anni. La sospensione è prorogabile fino a 10 anni in caso di condanna non definitiva. Fa eccezione il caso di omicidio stradale semplice, dove la sospensione della patente è possibile ma per massimo 3 anni e senza la possibilità di proroga.

Nelle ipotesi di condanna o di patteggiamento anche condizionale è invece prevista la revoca automatica della patente. La patente può essere recuperata soltanto dopo che sono decorsi 15 anni – 5 anni se non si tratta di omicidio ma di lesioni. Questo termine è raddoppiato e può arrivare fino a 30 anni se il conducente che ha cagionato l’omicidio stradale si è dato alla fuga.

L’importanza di uno studio legale in caso di morte da incidente stradale

Il reato di omicidio stradale è un argomento molto delicato che va trattato con la giusta cura e le giuste competenze. Per questo motivo è assolutamente necessario affidarsi a dei professionisti del settore, che sappiano consigliarti e tutelarti al meglio in questi tre aspetti:

1. Esperienza e Competenza Legale: Lo Studio vanta un team di avvocati esperti che comprendono le complessità delle leggi che regolano l’omicidio stradale. La loro esperienza consente loro di guidare i clienti attraverso il processo legale in modo empatico ma determinato.

2. Supporto Empatico: La perdita di una vita cara in un incidente stradale è un’esperienza straziante. Lo Studio Marinelli offre un supporto empatico ai clienti, riconoscendo la delicatezza di questi momenti e offrendo una spalla su cui poter contare.

3. Ricerca della Giustizia: Ottenere giustizia per le vittime e le loro famiglie è un obiettivo centrale dello Studio. Lottano per far emergere la verità, assicurandosi che i responsabili vengano chiamati a rispondere delle loro azioni.

L’omicidio stradale è un triste e complesso risultato della negligenza alla guida. Le vittime e le loro famiglie hanno diritto a un adeguato risarcimento per i danni subiti. Lo studio legale a Roma Marinelli & Partners ha più di 20 anni di esperienza nel settore dei sinistri stradali ed è a tutt’oggi tra i massimi esperti del settore, oltre ad avere 40 sedi partner in tutta Italia.

Perciò se hai bisogno di qualcuno che si occupi del tuo caso e devi ottenere un risarcimento per omicidio stradale, il nostro studio sarà lieto di occuparsi della tua pratica per accertare l’accaduto e farti ottenere i risultati che meriti.

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